Variazioni sull’uso del cognome
I Moncada Paternò Castello (e i loro interlocutori) – sia in epoche più remote che in quelle recenti e contemporanee – sono stati propensi a usare spesso solo uno dei loro tre cognomi: quello dei Moncada. Probabilmente questo è dovuto al fatto che Moncada era il cognome di adozione, primo in ordine dei tre. Per di più, in tempi più moderni la necessità di semplificazione indotta dalla digitalizzazione informatica ha spinto molti famigliari a troncare il cognome nel suo uso abituale. Questa semplificazione e chi la perpetua, però, non rende giustizia al proprio cognome Paternò (Paternò Castello) di diretta ascendenza, ma magnifica così il solo cognome Moncada.
Variazioni nella rappresentazione dello stemma
In alcuni casi i Moncada Paternò Castello si fregiavano solo delle armi dei Moncada. I motivi sarebbero gli stessi menzionati per l’uso prevalente di questo cognome. Inoltre, spesso usavano nei loro stemmi anche le sole armi dei Moncada e dei Paternò. È probabile che alcuni consideravano che e l’arma dei Castello fosse intrinsecamente parte dei Paternò, e per semplificazione usavano i cognomi e le armi delle famiglie più rinomate: i Moncada e i Paternò. Inoltre, l’accostare prevalentemente alle armi (e al cognome) dei Paternò solo quelle dei Moncada è verosimilmente dovuto al fatto che i Paternò segnano l’asse principale, l’origine e la provenienza più antica di questa Famiglia.
Variazioni del nome del titolo principale
Nelle investiture regie che si sono successe nei secoli, così come nelle documentazioni bibliografiche e nell’uso abituale dei membri della Famiglia, il nome del titolo è stato riscontrato con numerose variazioni: Val di Savoia, Val di Savoja, Valle di Savoja, Valdisavoia, Valdisavoja, Valsavoia e Valsavoja. Tutte le variazioni del nome di questo titolo sembrano valide. Le versioni più in uso durante il XVIII, XIX e XX secolo sono state Valdisavoja e soprattutto Valsavoja e Valsavoia. Oggi Valsavoia (o Valsavoja, per tradizione e per il suo ampio uso) è da considerare la denominazione più corretta perché riflette il nome del titolo dell’ultima investitura regia.
Confondere i Moncada di Paternò con i Moncada Paternò Castello di Valsavoia
I Moncada Paternò Castello dei principi di Valsavoia appartengono alla grande Famiglia Paternò. I Moncada dei principi di Paternò appartengono alla grande Famiglia Moncada. Sono dunque due famiglie essenzialmente diverse che hanno un luogo in comune – Paternò – nella loro storia ma risalente a epoche distinte.
Una Famiglia, conti d’Embrun, per aver adottato il cognome Paternò dopo la conquista della rocca fortificata e città di Paternò nel 1063 circa assumendone la signoria feudale di tutte le sue terre e dopo il matrimonio di Costantino I d’Embrun con Maria Contessa di Paternò. Molto più tardi, all’inizio del XVIII secolo, il ramo dei Moncada baroni della Ferla (ramo cadetto della Famiglia Moncada dei conti di Adernò) si estinse in una linea della Famiglia Paternò (i Paternò Castello), da allora Moncada Paternò Castello. In seguito, nel 1889, quest’ultima Famiglia ottenne il titolo di principi di Valsavoia.
L’altra Famiglia, i Moncada si legarono alla località di Paternò quattro secoli più tardi. Infatti, a metà del XVI secolo il feudo di Paternò fu acquistato da Guglielmo Raimondo Moncada, IV Conte di Aderno e in seguito elevata a principato dando così origine alla nuova denominazione di questo ramo della Famiglia Moncada, quella dei principi di Paternò.
Non bisogna perciò confondere il titolo Paternò con il cognome Paternò e si devono quindi tener distinti, da un lato i “Moncada principi di Paternò”, dove “Paternò” è un predicato e dall’altro i “Moncada Paternò Castello principi di Valsavoia”, dove “Paternò” fa parte del cognome e ad essere il predicato è, invece, “Valsavoia”.
Informazione erronea: L’imperatore carolingio e le armi della Casa Paternò
L’arme dei Paternò è quella dei conti di Barcellona che deriva dalla casa reale di Aragona con l’aggiunta di una cotissa trasversale azzurra per l’appartenenza a una linea cadetta (secondogenita). Riportiamo in questo inciso alcune informazioni sull’origine dell’arma di Aragona.
Alcuni studiosi attribuiscono erroneamente l’origine delle barre d’Aragona al Conte Goffredo il Villoso (Guifré el Pilós) (840-897). Secondo questi studiosi, Goffredo decise, con i suoi seguaci, una vittoria dei franchi sui normanni. Il premio che avrebbe ricevuto per questo fu uno scudo con la parte inferiore d’oro, dalle mani di Carlo II (823-877) detto il Calvo, re di Francia e Imperatore carolingio: il re stesso avrebbe dipinto con le mani macchiate dal sangue proveniente dalle ferite del Conte le quattro barre rosse.
In realtà la leggenda non ha fondamento storico dato che Carlo il Calvo mori 20 anni prima di Goffredo il Villoso” (wikipedia, voce “Le barre d’Aragona”). A quell’epoca, di fatto, non esistevano simboli araldici, ma solo simboli di potere come una spada o uno scettro (Montaner Frutos, 1995). Infatti, gli emblemi araldici negli scudi europei risalgono al XII secolo. Inoltre è da notare l’inesistenza storica di una guerra contro i normanni che vide la partecipazione dei conti di Barcellona (Canal, 2017).
Notizia fuorviante: La fantomatica origine “irregolare” della Casa Paternò
Talvolta per celia alcuni stessi membri della Famiglia Paternò hanno elaborato malignamente delle bizzarre ipotesi sull’origine o significato del cognome Paternò, –: “Pater no” o “Pater non habet” suggerendo l’origine ignota della provenienza dei condottieri del nord dell’Europa arrivati in Sicilia; “Pa Adernò” (ovvero, “per Adernò”) quando i forestieri chiedevano indicazioni della strada per Adernò (oggi Adrano) per raggiungere i domini territoriali di questa Famiglia; “Paterna” ipotizzando un origine spagnola dei Paternò (Paterna è una località vicino Valenza, in Spagna); “Paterno” per la partecipazione dei Paternò alle Crociate in Terra Santa.
Purtoppo, queste informazioni non hanno nessuna validità scientifico-bigliografica-documentale. Pertanto, alterando la realtà oggettiva e la verità, la diffusione di queste bizzarre notizie producono solo un insensato effetto dannoso al nome e alle nobili origini della Famiglia.